Questo mese la ricetta della sfida proposta nel bellissimo
post di Annamaria (la vincitrice di aprile) è uno di quei piatti che ho sempre sentito nominare, il riso coi piselli, o meglio "risi e bisi", piatto tradizionale della cucina veneta, un equilibrio di sapori che ci riporta nel passato, al di là della tradizione culinaria, ma direttamente nella storia, come ci racconta con passione Annamaria.
Ecco...ora se devo scavare nella mia memoria di bambina, di risi e bisi non c'è traccia...se si esclude l'incubo del riso e piselli che ci somministravano alle mense scolastiche, e forse questo è stato uno dei motivi, inconsapevoli, per cui non mi sono mai interessata a riprodurre questo piatto tradizionale....e mi ci voleva Annamaria e l'MTC! E meno male....che l'MTC c'èèèèè! (scusate il delirio....).
Così ho pensato che se io non avevo una storia, un ricordo di questo piatto, avrei potuto "rimediare" con la mia piccola "erede", la mia Polpettina, Serena, povera vittima inconsapevole di una mamma un poco creativa e tanto "rintronata": la mia piccolina avrebbe contribuito in qualche modo a dare vita alla ricetta di questo mese e io gli avrei "regalato" un bellissimo ricordo (documentato con foto), che lei racconterà ai suoi bimbi............................quando sarà il momento!!!!
L'occasione si è presentata una domenica fa, quando, come spesso succede, andiamo dai nonni paterni, quelli di campagna, precisamente nelle colline di Montemurlo (un paese tra Prato e Pistoia). Al nostro arrivo esce nonna Angela che si spupazza la nipotina (non considerando per niente il figliuolo e la nuora, come è normale), poi come sempre la domanda di rito (sempre alla mimma):
"Andiamo dalle galline a vedere se hanno fatto le...."
":..uouaaaaaa!" risponde allegra la mia ignara erede.
"Bravaaaa...e poi vediamo anche se ci sono le zucchine per la mamma (che cucinerò per la Serena)...e i piselli...li vuoi i piselli Claudia? Perchè andrebbero raccolti oggi, sennò perdono un po' di freschezza!!!"
Piselli?!? Fermi tutti...ho sentito bene?!
"Certo che m'interessano! Devo fare il "risi e bisi" per l'MT..."
"Che devi fa'?"
"No vabbè...niente...comunque...avviatevi, vi raggiungo...arrivo subito!"
Il tempo di mettermi un grembiule (che fa più contadinella diciamolo), cambiarmi le scarpe e...prendere la macchina fotografica!!!!!
"Marcoooooooo" grido, come sempre.
"Dimmi" risponde l'altro genitore della polpettina, con la sua calma tonalità di voce. Come sempre.
"Potresti venire a farci delle foto, andiamo a raccogliere i piselli!"
"???????"
"Per l'emmetichallenge!"
"???????"
"Vabbè more, per il blog...dai..."
Rassegnato, la mia altra metà del cielo mi segue. Da vicino, da lontano...dai che in fondo s'è anche impegnato.
La Sere ancora è nel pollaio con la nonna a prendere le "uoua".
Poi mi raggiunge.
Dopo aver raccolto la "giusta" quantità (poca poca, visto che i pisellini piacciono solo a me e alla Sere) e averne mangiati alcuni direttamente dalle piante, tantini...a dire il vero, sono dolcissimi appena colti e la piccolina ne è veramente ghiotta, torniamo a casa con il "verde bottino".
E ora veniamo alla ricetta: ho pensato di fare qualcosa di "nuovo", ma che partisse dal passato, dalla tradizione....anzi, in particolare che portasse la tradizione, con i suoi ritmi lenti, nel presente, nella (ahimè) frenesia dei tempi moderni.
Così è nata l'idea: dalla placida e soleggiata campagna di Montemurlo, ad una campagna....pubblicitaria! Beh....a questo delirio ha contribuito anche il mio breve passato da grafica pubblicitaria, breve, ma sempre presente a quanto pare; così mi sono divertita a creare una ricetta che partisse appunto dalla tradizione e arrivasse ai tempi nostri, attraverso una pseudo campagna pubblicitaria, con degli slogan per il "prodotto" creato per l'MTC di questo mese.
Ho cercato di fare il "risi e bisi" nella maniera più tradizionale e più vicina a quella di Annamaria, praticamente le uniche varianti, sono state: l'olio (sono toscana e all'olio del nonno Beniamino...non ci posso rinunciare), al posto del burro per arrosolare la pancetta e poi il brodo, fatto con i baccelli, ma senza passarli, non sapevo se erano mangiatutto o no! Poi ho pensato di rendere questa ricetta della tradizione....alla portata di tutti: nella pausa pranzo in ufficio, in un picnic con la famiglia o in un buffet fingerfood in terrazza con gli amici.
E sono nati i....
"Risi e bisi" minicake
Ingredienti per me e la Polpettina
per la base tradizionale:
100 g di piselli sgranati
brodo dei baccelli dei pisellini
dado vegetale biologico
100 g di riso vialone nano
2 cucchiai di olio e.v.o.
50 g di pancetta
1/2 cipollotto fresco
prezzemolo
parmigiano reggiano
burro
pepe macinato fresco
per il "nuovo":
2 uova, noi abbiamo usato le "uoua", è meglio..sono più fresche e genuine!
50 g di ricotta di pecora
4 cucchiai di pangrattato
sale
Preparazione
Salto la preparazione del "brodo passato" di baccelli di Annamaria, che non ho potuto fare, come ho scritto sopra. Preparate un normale brodo vegetale con le bucce dei piselli e un dado vegetale bio.
Tritare la cipolla e la pancetta e rosolarli insieme con 2 cucchiai d'olio
(invece del burro), in una casseruola antiaderente
(quella di rame non ce l'ho...ancora) per qualche minuto, unire i piselli, versare un mestolo di brodo e cucinare per 5' (bastano anche per i piselli un po' più grossi, tanto poi finiscono di cuocere in forno).
Aggiungere il riso, mescolare con un cucchiaio di legno, unire il brodo bollente e mescolare per circa 10'. Unire il prezzemolo e cucinare per altri 2'. Togliere dal fuoco, unire il pepe macinato fresco
(poco per la Sere), una noce di burro, il parmigiano si aggiunge dopo. Fate intiepidire il risotto e nel frattempo raccogliete in una ciotola le uova sbattute, la ricotta e il parmigiano. Aggiungete il riso e regolate di sale e di pangrattato (io ho messo 4 cucchiai), deve venire una consistenza abbastanza...non mi viene la parola...soda...ma sempre morbida....ecco non come delle polpette...un po' meno...è più facile a farlo che a dirlo!!!!!
Oliate degli stampini individuali e distribuitevi il composto ottenuto, infornate a 170° C per una mezz'ora. Poi lasciate riposare gli stampi per qualche minuti e sformate i minicake.
E ora...pubblicità!
Questi minicake per l'
MTC, li vorrei portare in dono al
Buffet in giardino delle ragazze della Cucina accanto per la loro prima raccolta!